sabato 10 novembre 2012

Elogio dell'Incoerenza I - by Erasmo da Rocca

Genti di tutta la Fossa, udite! Il nuovo collaboratore osa finalmente spingere il suo naso oltre la superficie dello stagno per urlare alla melma i suoi nobili propositi: istruirci.

Frenate le pernacchie e i pomodori, lo farà con ironia e somma grazia, sdoganando un po' di falsi miti del player medio e (guarda un po'!) partendo dai presupposti del discorso di qualche post fa (leggasi cortesie per gli ospiti).
Ma dove vuole arrivare - vi chiederete -, il nostro Erasmo? Alla più semplice delle conclusioni: nel gioco, perchè sia tale, ci vuole flessibilità e un concetto nudo e crudo di coerenza diventa sterile se raffrontato con la  più accurata analisi storica.

Continuiamo a sputtanare personaggi storici.

Lascio il resto della presentazione all'unico, inimitabile - e un po' pedante <3 - Erasmo da Rocca.


p.s. Sì, se ci tenete potete fangirlare su Isabella ed Erasmo.
p.p.s. Babele, non siete stati dimenticati. Fateci un fischio.

_____________________________________________


INCIPIT

Questa rubrica si rivolge principalmente a voi, stimati colleghi storici, laureati o laureandi, semplici appassionati e a tutti coloro che, invocando la Santa Coerenza, si dilettano nel gioco di ruolo. A voi, puristi dell’accuratezza storica, lancio questo guanto di sfida: provate a ruolarvi un pg seguendo pedissequamente e nel più minimo dettaglio gli elementi da me descritti.

La mia analisi della coerenza e dell’anacronismo riguarderanno esclusivamente le land fantasy classiche, evitando accuratamente quelle storiche (con elementi soprannaturali o meno) che richiedono una trattazione completamente diversa.

A questo punto sento in dovere di fare una piccola captatio benevolentiae: tutto quanto è scritto qui di seguito è il frutto di anni di studio della storia, fuori e dentro l’università, e pertanto è il più accurato e puntuale possibile. Tuttavia, come ogni prodotto umano, è soggetto ad errore, pertanto ogni precisazione, correzione o approfondimento sono le benvenute.

I LIBRO: Medioevo dove sei

La prima domanda che mi sorge spontanea è: che anno è? Generalmente le land fantasy classiche sono ambientate nel più classico “medioevo”. Gli admin più accurati possono anche fare una ulteriore distinzione tra “alto medioevo” (il più antico) e “basso medioevo” (il più recente). Ma il punto importante è “medioevo quando?”. Il medioevo viene tradizionalmente limitato da due eventi cruciali della storia occidentale (la sottolineatura non è casuale): la caduta dell’impero romano (16 gennaio 395 d.C.) e la scoperta dell’America (12 ottobre 1492). Con un rapido calcolo vi accorgerete anche voi che sono esattamente 1097 anni 7 mesi e 26 giorni. Per un rapido paragone provate a pensare le trasformazioni che sono avvenute tra l’anno 1000 ed il 2000... non male eh? Certo, più si va indietro nella storia, maggiore sarà la lentezza con cui si producono innovazioni tecnologiche e sociali, ma 1097 anni 7 mesi e 26 giorni restano 1097 anni 7 mesi e 26 giorni! All’inizio del medioevo si parlava latino e si incontravano ancora legioni romani scorrazzare qua e là per il mediterraneo (più o meno); alla fine del medioevo si combatteva in tercios muniti di archibugi e si parlava italiano, spagnolo, francese ecc. La morale dunque è: andateci piano con la parola “medioevo”.

Dopo tutto il sermone cronologico sopra snocciolato possiamo però arrivare ad una soluzione di comodo. Da una rapida analisi della struttura sociale, politica e tecnologica possiamo dire che la maggior parte delle land fantasy sia posizionabile nel periodo del tardo medioevo 1200-1400 (entità politiche ben definite, organizzazioni organicamente e gerarchicamente ben delineate, tecnologia avanzata). Benché molto spesso descritte come epoche buie seguite alla caduta di qualche grande impero precedente (ma che fantasia!) la sola presenza di nobili, gilde e mestieri diversificati rende il tutto molto ma molto più “moderno”. (nei veri secoli bui gli unici mestieri disponibili sono il contadino ed il barbaro).

Una volta capito più o meno di che anni stiamo parlando (e sono ancora un intervallo di due secoli!) non ci resta che dare uno sguardo veloce ad alcuni aspetti più comuni della vita nel “medioevo”:
Non viene mai posto in dubbio che, con l’avanzare dell’esperienza, aumenti anche il “grado” rivestito dal pg all’interno della società (penso ai titoli nobiliari che si ottengono su ExtremeLot, ad esempio). Tuttavia una delle caratteristiche centrali della società feudale è proprio l’assoluta staticità delle classi sociali. Poco importa che tu sia ricco o povero, colto o ignorante, se nasci tondo non muori quadrato. Possono esistere
(e sono la maggioranza) nobili poveri e ignoranti, e possono esistere popolani ricchi e colti (quelli che poi diventeranno i borghesi).

Un'altra questione raramente analizzata, se non in una e una sola declinazione, è la lingua: che lingua si parla nel medioevo? Ancora una volta bisogna domandarsi “quale medioevo”, ma escludendo il latino dell’alto medioevo (parlato fino al VIII secolo) tra il IX ed il XII (800-1100) si parla un volgare incomprensibile (esempi sono i placiti campani o le iscrizioni di San Clemente col famoso “fili dele pute!”). Come indicazione, dunque, buoni vocabolari di lingua medievale duecentesca da usare in gioco sono: la Comoedia dantesca, il Decameron di Boccaccio ed il Canzoniere di Petrarca, i quali, detto per inciso, danno tutti del TU! E qui crolla uno dei bastioni più saldi della coerenza on: l’uso del Voi. Il buon Dante, ad esempio, usa il Voi per rivolgersi a qualcuno solo in casi eccezionali (papi, famosi condottieri, patres patriae ecc.) altrimenti usa il tu persino quando parla con Beatrice! I personaggi del Decamerone danno del Voi solo a preti, superiori e donne sconosciute. Insomma, tra pari, parenti e conoscenti ci si da del TU.

Inoltre molte parole comunemente utilizzate possiedono versioni più corrette storicamente, da preferire se si desidera essere il più coerenti possibile: Madonna piuttosto che madamigella, lady e simili, cattivo invece di prigioniero, nemico (o meglio nemigo) invece di malvagio, lasso invece di dannazione e imprecazioni varie, e molte altre. Ora, a meno che sia previsto come prerequisito per giocare in una land fantasy una laurea in filologia romanza, credo che sia chiaro fin da subito che qua e là qualche concessione all’anacronismo la si debba fare. Ora, ve lo vedete voi Duribaldus, un eroico nano guerriero, entrare nella locanda motteggiando allegramente: “Salve bona çent, entendetelo! Fitança non avea niente per la malvisie femene”!

Altro elemento particolarmente caro ai giocatori di ruolo sono gli abiti: scordatevi lino, seta e cotone che, sebbene conosciuti e prodotti in Europa a partire dal XII secolo, erano preziosissimi, perché difficili da produrre o importati dall’oriente (Cina e Arabia). La maggior parte delle persone vestì per secoli con due soli materiali: lana e juta. Immaginatevi per un attimo delle elegantissime vampire secsi andarsene in giro vestite con un orrido maglioncino infeltrito di lana caprina dal colore marroncino sospetto. Prevedo il più repentino calo demografico di vampiri che il mondo ruolistico abbia mai visto. Stesso discorso vale per il cuoio, più comune ma non meno prezioso: pensate solamente che per produrlo si deve prima ammazzare una mucca... e una mucca viva può garantire la sopravvivenza di una intera famiglia per 15 anni!

Quanto scritto finora è stato solo un veloce sguardo su quel mondo sommerso abitato dal temibile homo coerentis (che poi tanto coerentis non è). Nelle prossime edizioni continuerò ad approfondire i tantissimi aspetti ancora inesplorati della “Storia by chat”, per ora invito i tuffatori più incuriositi a commentare e a portare le loro personali esperienze e considerazioni.

50 commenti:

  1. (Visto che Bennadi non ci viene a trovare da un po', vi lascio una megapredica sperando di generare un gran bel flame... che è inverno e fa freddo e 'sti stronzi del condominio mio hanno votato per non accendere il riscaldamento in anticipo)

    Tsk, grande padronanza della storia, nessuna padronanza del GDR. Quasi tutte le land fantasy sono fantasy medievale E MAGICO.
    Come dire, andiamo nel '300 e diamo a villici e protoborghesi* il potere della magia.
    Cambia tutto, non è vero?
    Ad esempio, materiali. Mentre ci sono i Maghi Tenebrei e gli Incantatori della Luce che elaborano complicate magie per uccidersi, è perfettamente coerente che ci siano i MaghImprenditori, che invece di ammazzarsi tra loro abbiano pensato ad un modo più conveniente per vivere. Incantesimi come "Creare corpetto supersexy di cuoio per pornoelfe vampire" o "Cucire chilometri d'organza per bellezze inconsapevoli o nobiluomini effeminati" sono molto meno fighi di "Distruzione Mortale dell'Ego" o "Luce Bruciante dell'Empireo" ma, alla lunga, molto più convenienti economicamente.
    Quindi basta immaginare che ci sia la gilda di MaghImprenditori, noiosa da giocare e quindi fatta di PNG, per rendere tutto assolutamente fattibile.

    Poi, immaginiamo questo: tecnomagia sufficiente per portare la tecnologia e la società medievali centinaia di anni avanti. Dove arriviamo? Al settecento, pieno di nobili francesi spocchiosi e di "Signorie Loro".
    Poi non è che mi piaccia il fantomatico "voi" e tutto il GDR che ci gira attorno, ma come scelta di gioco, purtroppo, ci sta.

    Se facciamo il ragionamento inverso, cioé medioevo senza magia arriviamo a... Il Grande Inverno**? Dove, ovviamente, i personaggi si danno del TU.

    Insomma, Erasmo, tornatene in Rocca che almeno ti diverti.
    Nelle references ti lascio un paio di esempi dei cambiamenti che la magia apporta alla società. Se sai l'inglese, buona lettura

    Note:
    *(che poi, nel '300, a Firenze ad esempio, ma anche ad Anversa c'erano già i borghesi)
    **(la mia idea, comunque, è che Martin si sia ispirato al medioevo scozzese e scandinavo, momento in cui il re era estremamente vicino al popolo e ne aveva vizi e virtù, con in più solo 'nsaccodesordi)

    References:
    -Clarke's Third Law http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/ClarkesThirdLaw
    -The Tippyverse, ovvero come l'uso della magia possa stravolgere la società http://www.giantitp.com/forums/showthread.php?t=222007

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima mattina e già così astioso?
      Ma non hai capito il senso del post.

      Il senso di Erasmo (che immagino risponderà anche personalmente) è proprio quello che dici te: non scassate tanto i maroni con la coerenza, se tanto attenersi ai dettagli storici è IMPOSSIBILE.
      Se, appunto, vuoi rompermi troppo i maroni con la coerenza, io ti dico: la storia era così, quindi quello che stiamo giocando non è storia, molto semplicemente. E allora si ritorna al punto di partenza: il gdr deve essere giocabile e non (citando Ishtar) un trattato di storia, perchè tanto sul trattato di storia non ne sai abbastanza per essere coerente (ad esempio, mi smaroni sul voi e poi pretendi di vestirti di cuoio borchiato).

      Chiaro il punto?

      Elimina
    2. ...saranno i riscaldamenti che mancano, oppure la necessità che, per generare il flame, qualcuno faccia il cattivo ;)

      Elimina
    3. No, per favore, i MaghImprenditori che fanno il pizzo alla Paolini no, vi prego.

      Elimina
    4. La tua replica, Quartz, è evidentemente una megapredica in stato embrionale. Anche Lui ha iniziato così, dal molto piccolo...

      Elimina
    5. Mio carissimo Quartz, sebbene le tue rimostranze siano pienamente legittime e, anzi, stanno esattamente alla base del gioco di ruolo “medievale”, esse non fanno che confermare la mia ipotesi. Come ha giustamente già sottolineato l’ottima Drilla, il mio articolo tende a sottolineare l’inutilità (e spesso la stupidità) di reclamare in gioco la coerenza storica. La stessa presenza di magia e di razze “fantastiche” rende il tutto non-storico e per l’appunto FANTASY! E ovvio che grazie alla magia la tecnologia farebbe passi da gigante nel giro di poche ore, ma nella realtà storica la magia non esiste (con buona pace dei wiccan).

      Secondo punto, come ho scritto nell’incipit, non mi occuperò né di land più o meno storiche né ad alcune land in particolare, voglio solo dimostrare un punto: sono giochi di fantasia e tali devono rimanere, e invocare la storia non fa che renderle noiose e soprattutto ingiocabili.

      Quanto alle references, ti ringrazio, ma esse si basano su idee assolutamente fantasiose e non scientifiche, per il semplice fatto che la magia non esiste e non possiamo minimamente immaginare né le sue leggi, né i suoi eventuali apporti alla società umana.
      Note alle note:
      *(si, esistevano da parecchio, e allora? La lista di borghi medievali, in Italia soprattutto, è infinita e soprattutto dilazionata nel tempo, ma servono opere in più volumi per analizzarne approfonditamente gli aspetti. Così come il medioevo non è tutto uguale, così borghi e borghesia non sono sempre uguali.)
      **(Non entro nel merito della fantasia del buon Martin, che da bravo scrittore avrà le sue idee e i suoi gusti. Comunque la tua analisi potrebbe benissimo essere corretta, ma dovresti chiederla a lui. Personalmente vedo nelle opere di Martin una somiglianza molto accentuata con la guerra delle due rose, se ti va di discuterne io sono disponibile.)

      Comunque ti ringrazio per la tua risposta che mi ha dato modo di chiarire ulteriormente la mia tesi.

      Elimina
    6. Pienamente d'accordo con Quartz, anche se poi analizzare il dettaglio "storico" nelle land Fantasy Classico è come sparare sulla croce rossa >_>

      Generalmente quell'ambientazione "medievale" si riduce ad un:
      -non ci sono le armi da fuoco (la polvere da sparo però storicamente era già usata nel medioevo, ma ssssht)
      -si va in giro vestiti in modo pseudo-medievale
      -la città o le città dove è ambientato il tutto sono generalmente molto commerciali o su rotte mercantili, si trova di tutto e sono stra-evolute

      Elimina
    7. Pienamente d’accordo con Squall, il che mi rende di conseguenza pienamente d’accordo con Quartz, che però non è pienamente d’accordo con me, dunque io sono, secondo Aristotele, in disaccordo con me stesso... ah beata incoerenza!

      Sillogismi a parte, si, sparo sulla croce rossa, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. Le tue categorie di “medievale da GDR” sono perlopiù esatte (anche se qua e là un po’ di polvere da sparo spunta sempre fuori) e non fanno che confermare ciò che ho scritto sopra (il che dunque mi rende di nuovo in accordo con me stesso): non è medioevo, è pseudo-mediovevo, non scassate con la “coerenza storica innanzitutto”.

      Elimina
    8. "Figlia mia, ti spediamo in convento <3"
      "Donna, in cucina!"
      "Donna, non sei in grado di darmi figli maschi! Siamo alla nona femmina! Se il decimo non è maschio ti..."



      E così i pg femminili non misero più piede in alcuna gilda per i secoli dei secoli, amen.





      Anche se a me non dispiacerebbe trovare un posticino storico fatto bene bene... quando giocai in una landa ambientata nell'antica roma (di che periodo? Idem come la storia del medioevo!) c'erano romani che aiutavano schiavi in difficoltà e patrizi che bevevano birra coi barbari in taverna.



      Capisco tutto (non è vero, sto mentendo) ma se c'è una cosa che non ho mai tollerato è questa specie di filantropia dilagante tra caste/ruoli/lignaggio indipendentemente dall'epoca dell'ambientazione. Nobili magnanimi e pazienti verso tutti, signorotti educati che aiutano le dame nei lavori domestici, padroni che portano i pesi al posto dei loro schiavi.
      Ohhh... quanto amore! Quanto disgusto!

      Elimina
  2. Trovo lo spunto molto simpatico, ed anche interessante, dato che un po' di cultura in più, anche se a pillole, non fa mai male.

    In verità, devo dire che non ho mai trovato nessuno che la menasse troppo per seguir la coerenza storica, e nelle Land fantasy classiche/epiche dove son stato c'era sempre una certa libertà, per quanto ovviamente spesso storicamente inesatta. Per dirne un'altra, non è che nel 1200-1400 si avevano già degli Eserciti stabili, forti e disciplinati, anzi, spesso si trattava di quattro tipacci sgarrupati che venivano costantemente supportati da mercenari ben pagati e molto più esperti, eppure in molte Land ci sono, e sembrano delle macchine da guerra terribili. Ancora, nel Medioevo si moriva una sera sì e l'altra pure, e difficilmente qualcuno arrivava intorno ai 70, 80 anni, ma i vegliardi fighissimi ci sono, nei GDR, per quanto poco giocati.

    Per i pedanti del caso, suggerirei di soffermarsi di più sulla coerenza delle azioni e del comportamento dei PG, che sull'attinenza storica. Che avere un tipo vestito di iuta, ma che poi mi va in giro a leggere i pensieri della gente, sarà storicamente corretto, ma GDRristicamente una cazzata.

    RispondiElimina
  3. "Immaginatevi per un attimo delle elegantissime vampire secsi andarsene in giro vestite con un orrido maglioncino infeltrito di lana caprina dal colore marroncino sospetto."
    L'ho immaginato. E' stato, al di là di tutto, un momento bellissimo.

    Ma lo confesso: da (ahinoi) storica a mia volta, una qualche volta in un tempo remoto mi è salito l'istinto (mai attuato, credo) di pignoleggiare -?- su determinate cose. Poi mi sono resa conto che gdr-medievaleggiante e medioevo non c'entravano un cazzo tra loro. E allora, quando clicco su log-in, tendo a spengere quella parte di cervello e fare semplicemente la giocatrice fessacchiotta, accettando la coerenza minima per non rovinare l' 'atmosfera'. E me la vivo serenamente così.

    RispondiElimina
  4. il massimo del massimo l'ho sperimentato su Westeros, quando su gdr-online qualcuno ci piazzò il commento negativo, tacciandoci di incoerenza, perché i re del gioco erano troppo giovani (tipo, due avevano 30 anni, uno 50 e gli altri erano over65). e dire che caso mai la critica doveva essere opposta: erano fin troppo vecchi per la vita media dell'epoca. <_<

    RispondiElimina
  5. Se la critica è rivolta ai "so-tutto-io", ai saccentelli storici and so on, ok, sono assolutamente d'accordo.
    Se la critica invece è rivolta a chi, mentre giochi di ruolo in una ambientazione fantasy classica, ti fa semplicemente notare che magari ruolarsi un corpetto settecentesco ha poco senso, o che parlare di "libertà, uguaglianza e fratellanza" è una oscenità, in virtù del fatto che "e vabè dai, alla fine siamo comunque antistorici", allora proprio non ci sto. é_è

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Fra, dei “so-tutto-io” e saccentelli vari non me ne voglio neanche occupare, prima che pignoli esemplari di homo coerentis sono soprattutto antipatici e cattivi giocatori.
      Purtroppo la critica è rivolta esattamente a coloro che fanno notare corpetti settecenteschi o ideali illuministi ante-litteram perché, in effetti, “alla fine siamo comunque antistorici”. Infatti, perché liberali e democratici no, e donne emancipate si? Chi l’ha deciso? Su quali basi? Un'unica obiezione si può sollevare, ed è quella del “giocabile e divertente”. Giocarsi una illuminista armata di stocco alla Lady Oscar non è più antistorico di giocarsi un elfo mago con una scopa volante, è semplicemente più brutto.
      Alla fine della fiera comunque, tutto è una questione di sfumature. Comunque ho gradito molto la tua critica puntuale e che apre molti spunti di riflessione e resto in attesa di tue ulteriori idee (amo le dispute intellettuali!)

      Elimina
    2. Oggod, ora muoio.
      Attenta a Quartz, Fra!

      Elimina
    3. Ma io.. Sono un lui! ):

      Tornando a bomba: la differenza imho sta tutta nel fatto che di giocarsi il corpetto settecentesco oppure l'illuminimo anticipato è qualcosa che va fuori dall'ambientazione disegnata da chi ha creato la land, la quale, viceversa, contempla certi aspetti antistorici.

      Nel senso: gli aspetti antistorici che comunemente ci giochiamo sono per me delle "deroghe" alla storia che ci si concede per giocare meglio; il fatto che esistano queste deroghe non vuol dire che la storia in quanto tale sia interamente derogabile. C'è un confine ben demarcato (o almeno dovrebbe esserci, se si considerano le ambientazioni dettagliate o le consuetudini di gioco di una certa community). Dentro questo confine uno si gioca il pg e via, ecco tutto.

      Elimina
    4. Chiedo scusa caro Fra.

      Comunque capisco perfettamente cosa intendi e torno a dire che si tratta di questione di sfumature. Ovviamente la descrizione dell’ambientazione di una land esiste per un motivo, e più è dettagliata meglio è. Naturalmente se vieta esplicitamente i corpetti settecenteschi, il giocarseli diventa un problema diverso, si è fuori-ambient più che antistorici.

      Più che “deroghe” ad una Storia altrimenti corretta, direi che, per rendere una land più accattivante, si prendono alcuni aspetti del sentire comune riguardo ad un determinato periodo storico e li si utilizzano per creare un mondo di fantasia il più gradevole e divertente possibile. Quanto al confine ben demarcato sono assolutamente in disaccordo, il confine esiste ma è una nebulosa difficilmente individuabile e caso per caso si dovrebbe usare il buon senso e la logica per distinguere ciò che è ben giocato e ciò che non lo è (secondo noi).

      Elimina
    5. (la chioma fluente di Voltaire fa evidentemente venire strane idee)

      Elimina
    6. Probabilmente diciamo qualcosa di sostanzialmente simile.

      Elimina
  6. La Grande Distinzione, per me, è questa.

    1) Ambienti in un mondo immaginario? E' fantasy. E ci puoi mettere tutto quello che vuoi, dai barbari stile Conan ai macchinari steampunk, anche facendoli coesistere, il limite è solo la tua fantasia (o l'ambientazione originale da cui hai tratto la land, eventualmente)

    2) Ambienti in una terra realmente esistente, o esistita? E' storico. Che poi possa avere elementi sovrannaturali, mistici o parzialmente ucronici, ha comunque una base reale. E cominciano i problemi di giocabilità, con i salti mortali di equilibrismo tra fedeltà e divertimento.

    Nel punto 1) i paragoni tra i periodi storici realmente esistiti possono servire in Guida per far capire meglio agli utenti l'ambientazione, ma a parte questa azione volontaria, non sono paletti limitativi.

    Nel punto 2) sono cazzi, perdonate il francesismo. E la mia opinione la conoscete :p

    RispondiElimina
  7. Non è giusto! Io volevo un flame e invece si discute come Ser
    http://www.funnyjunk.com/funny_pictures/3498771/300+like+a+sir/

    E io continuo ad avere freddo... <.<

    RispondiElimina
  8. Mah
    La coerenza è nel rispetto dell'ambientazione, non nel rispetto di un parallelo storico che non ha senso di esistere.
    Atrimenti troppe ne dovremmo vedere: a parte le sete e i corpetti, le nostre graziose pornoelfe sottopeso sarebbero considerate dei cessi in un periodo in cui grassezza è mezza bellezza.
    Vogliamo discutere del ruolo della donna, che mica tutte son Matilde di Canossa o Giovanna d'Arco?

    Non so.. non ho trovato nulla di provocatoriamente nuovo nel post, son cose trite da secoli ormai.

    Amneria la pigra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Amneria la pigra, mi dispiace che tu non abbia gradito il mio articolo, che comunque non voleva essere provocatoriamente nuovo, ma piuttosto un occasione per riflettere su alcuni temi del GDR. Spero però di non essere stato frainteso. Io non desidero che si cominci a giocare con sempre a portata di mano un trattato di storia medievale europea, ANZI! Il mio desiderio e proprio la sparizione del “non è storicamente coerente, non lo puoi fare” in favore del più libero buon gioco (purché coerente con l’ambientazione inventata dal gestore, qualunque essa sia).
      Comunque se ti interessa la condizione femminile e la sessualità in generale nel medioevo continua a seguirCI (spoiler alert!)

      Elimina


  9. La caduta dell'Impero romano d'Occidente è fatta risalire al 476 e così l'inizio "canonico" dell'epoca medievale. Nel 395 non mi ricordo che succede ma non succede quello.

    (Scusate, ma è probabilmente la prima e l'ultima volta che riuscirò a spendere da qualche parte quei maledetti esami di storia medievale e non potevo lasciarmela scappare).

    Ad ogni modo, io studio storia e i fissati con la coerenza storica in land che non sono propriamente storiche mi irritano (l'ingiocabilità delle land storiche, poi, è un altro paio di maniche sul quale potrei sproloquiare per troppo).

    Penso di averne beccato uno io, un gestore, in un fantasy classico a cui mi ero messa a giocare per noia. Stavo descrivendo una malattia del mio pg e scrissi qualcosa del genere:
    < tira continuamente su col naso, ha gli occhi lucidi e la fronte calda: chiunque potrebbe notare che è influenzata >

    Senza fare riferimenti all'influenza nel parlato, quindi, ma solo nella descrizione.

    Arrivò il gestore a dirmi che non potevo usare la parola "influenza" neanche nelle descrizioni perché si sarebbe diffusa solo nel 1400, e non prima. Enorme FACEPALM da parte mia, in quella occasione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara jan.k hai perfettamente ragione di sottolineare la data diversa da quella canonica ed è giusto che io mi spieghi: il 17 gennaio 395 avviene la divisione dell’Impero Romano in due a seguito della morte di Teodosio I, all’occidente Onorio all’oriente Arcadio, e di conseguenza l’inizio di quella che viene definita “età tardo antica”. Questo mi permette di sottolineare ancora una volta l’esistenza di diversi “medioevi”, con addirittura diversi inizi e diverse fini.

      Elimina
    2. Una cosa del genere capitò anche a me Jan, a quel punto feci notare al moderatore di turno che nel 1300 non esistevano nemmeno i pc, di conseguenza nemmeno i gdr online e che quindi secondo la sua tesi noi in quel momento non potevamo essere lì a giocare xD

      Tornando in argomento...nelle ambientazioni pseudo-medievali mi ero scordato di citare anche la gilda/corporazione/clan/associazione/comesichiamainbasealgdr più fuori dalla coerenza di tutte...i pirati! xD

      E no, non sto dicendo che nel medioevo non c'erano, anzi...ma nei nostri cari gdr pirati va a braccetto con Jack Sparrow, poco importa se non è il 1600/1700, i drakkar vichinghi non fanno abbastanza ffffigo

      Elimina
    3. sul fatto che i drakkar vichinghi non fanno abbastanza fffigo, io e altri 5-6 player dei più incredibili e bellissimi uomini di ferro che ci siano mai stati, dissentiamo. (H)

      Elimina
  10. Potete intuire tutti quanto Erasmo sia nuovo della Fossa dal fatto che risponda civilmente a ogni commento.

    MORITE TUTTI MERDE.

    RispondiElimina
  11. Ho sempre trovato mortalmente noioso chi a Lot ci rompeva i coglioni quando bevevamo il caffè dicendoci che "il caffé nel medioevo non c'era!"....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. stocazzo, a lot si beveva il caffélot e si fumavano le sigalot.



      ehh, bei tempilot.



      di-scarico bis

      Elimina
    2. Vogliamo parlare del Lot-Perignon e delle Marlborolot? -.-

      Lot é sempre stata un coacervo primordiale di incoerenze ma non sono certo queste le "incoerenze" preoccupanti (per chi gioca).

      Elimina
    3. Una domanda da profano: ma il caffélot e il Lot-Perignon erano i nomi veri? O.O

      Elimina
    4. No, ai tempi non esistevano nemmeno i certificati ufficiali degli oggetti. Erano un modo di dire. Specifico che ai tempi nno c'era nulla di più comune che vedere faccine in chat.. e non perchè i giocatori fossero scarsi. Perchè il gioco era tarato in maniera diversa e nasceva come chat a tema più che come gdr vero e proprio.

      Elimina
    5. Sì, adesso la cosa causerebbe calvizie e morte del primogenito, ma all'epoca era perfettamente consolidata, come abitudine.
      Come imprecare contro ser-ver quando faceva le bizze.
      In fondo.... era ANCHE la land del
      +entra ^_^
      E dico "anche" in grande perchè lì c'è stato chi mi ha letteralmente insegnato a giocare, in fondo!

      Elimina
  12. Sono reduce dalla full immersion di due ore del trasloco di server, quindi mi scuso in anticipo se risulterò sgradevole, antipatico, arrogante e saccente come mio solito.

    Interessante articolo: lo farei leggere e studiare a tutti quelli che aprono land ad ambientazione strettamente storica. Ossia no fantasy (nemmeno fantasy storico). L'unico appunto é sulle date convenzionali di inizio e fine del "medioevo".

    Ci sono storici che recentemente identificano la fine del medioevo con la caduta definitiva di Costantinopoli nelle mani degli ottomani, anzichè con il 1492 (che più che segnare la fine del medioevo europeo ha segnato la fine della tranquillità per i popoli originari delle americhe, che nel giro di meno di un un paio di secoli subiranno per mano degli europei un olocausto in confronto al quale l'olocausto ebraico impallidisce per numeri e portata). Resta il fatto che la riorganizzazione dell'impero romano fu un tentativo di ammodernamento amministrativo e la presa d'atto definitiva dell'impossibilità di governarlo in modo centralizzato, non una scissione che segni in qualche modo una caduta dell'Impero. Quindi la scelta del 375 lascia un po' perplessi.

    Detto questo, credo che per chiunque non aspiri a creare una land *strettamente* storica, l'articolo ha un valore di curiosità (utile comunque per tarare il gioco), ma poco valore pratico.

    La coerenza si misura sull'ambientazione scelta, non sulla storiografia europea. Se nell'ambientazione esistono le patate (es. Signore degli Anelli) é inutile menare il torrone con le patate che non c'erano nel medioevo. Se l'ambientazione prevede che anche le donne abbiano accesso a professioni che nel medioevo europeo erano riservate agli uomini, è inutile menare il torrone sul ruolo delle donne nel medioevo europeo. E così via.

    Credo che la prima cosa da tenere presente, più che l'aderenza pedissequa alla storiografia del medioevo (anzi DEI medi-evi, come dice l'autore) sia il complesso di conoscenze tecniche e scientifiche, che dal punto di vista del gioco ha un peso molto maggiore di una tutina in pelle aderente da mord sith, o di una tazza di caffé, o dell'uso del voi in luogo del tu (applausi, comunque, per averlo ricordato).

    Un contadino, un borghese, una battona avrebbero avuto poche difficoltà a orientarsi in qualunque dei medi-evi fossero capitate. La vita era poco differente, dall'antichità classica alla fine del '600 primi del '700. Avrebbero potuto essere teleportati indifferentemente in una domus romana del IV secolo, in un borgo longobardo dell'VIII secolo, nella campagna inglese ai tempi dei Plantageneti o nella Francia di Luigi XIV e fare sostanzialmente la stessa vita.

    Polvere da sparo usata in modo massiccio nelle guerre, nascita degli stati nazionali, emergere prepotente della borghesia mercantile e soprattutto la rivoluzione industriale: questi sono gli elementi che davvero segnano una differenza per chi sceglie ambientazioni "medievaleggianti".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vorrei risultare antipatico, ma sei stato gradevole da leggere e piuttosto misurato.
      Non ti abbattere, sarà la stanchezza :p

      Elimina
    2. Caro Marcus_Blackhaven, ovviamente ci sono delle cose con cui mi trovo d’accordo, altre meno ed altre che desidero approfondire per spiegare meglio quello che intendevo dimostrare nell'articolo: partiamo con ordine.

      Per la scelta delle date, ognuna sceglie la sua (più o meno) per mille motivi che, da storico (in potenza), ritiene interessanti o degni di nota. Ho deciso il 375 per garantirmi un medioevo “lungo”, per sottolineare come la stessa definizione di medioevo sia labile e soggettiva e perché credo che la fine dell’impero unitario, senza neanche più la capitale a Roma, sia un evento tutto sommato importante storicamente. Inoltre nella stessa mentalità dell’epoca riscosse maggior risalto la divisione in due dell’impero che la deposizione di Romolo Augustolo (definita infatti “La caduta senza rumore”). Potrei però sceglierne parecchie altre: perché non l’ufficializzazione della religione cristiana nell'impero, o il sacco visigoto di Roma? Stesso discorso può dirsi della fine: la scoperta dell’America, la caduta di Costantinopoli ma anche la morte di Lorenzo il Magnifico, la fine della guerra dei cent’anni, le tesi di Lutero e la riforma protestante, l’impiego massiccio in guerra della povere da sparo, il declino della cavalleria e la lista è ancora molto lunga, ed è spesso difficile persino trovare esattamente il giorno o l’anno più conveniente per poter dividere in due un Era.

      Quanto all'utilità, il mio articolo vuole essere assolutamente INUTILE. Il punto che cerco (ormai lo ammetto, faticosamente) di spiegare è proprio questo, la coerenza storica in gioco è assolutamente inutile, soprattutto in un land fantasy. Bevete caffè, mangiate cioccolato e fumate tabacco, perché siete elfi, nani e fate! Comandate se siete donne, servite se siete uomini, cosi come comanderà l’admin di turno.

      Quanto al contadino, il borghese e la battona storicamente interscambiabili, mi permetto di dissentire con decisione: la vita era diversa ECCOME. Basti pensare alle piccole innovazioni nell'agricoltura nei secoli introno all'anno mille (giogo, staffa, rotazione triennale delle colture) che permisero alla popolazione europea di crescere a dismisure grazie al calo delle carestie e al maggior numero di cibo prodotto. Pensiamo alle enormi differenze che ci sono tra un municipio romano ed un borgo medievale (la chiesa invece della basilica, le strade a cerchi concentrici invece che a scacchiera), sembrano cose da poco ma sarebbe come dire che un indiano di Nuova Delhi può venire teletrasportato a New York senza che questo se ne accorga minimamente.

      Non è uguale vivere nella stessa epoca ma in due zone geografiche diverse, figuriamoci in secoli diversi. Solo perché i poveri non si cambiano d’abito non vuol dire che pensino o agiscano sempre allo stesso modo. Le tue categorie di “elementi che segnano il cambio di un epoca” sono soggettive (e assolutamente legittime perché l’oggettività non esiste) e rispondenti a domande di ordine storico-politiche o storico-economiche, molte altre potrebbero essere di ordine storico-religioso, storico-amministrativo, storico-filosofico, o perché no di storia dell’arte (perché l’introduzione della prospettiva non può segnare il cambio di un’era?).

      Scendo un attimo dalla cattedra per farti questa nota personale delle 3:16. Iniziare un testo scritto scusandosi in anticipo se questo risulterà “sgradevole, antipatico, arrogante e saccente” non ha molto senso, dal momento che, essendo un testo scritto, si ha la possibilità di rileggerlo ed eliminare o modificare le parti “sgradevoli, antipatiche, arroganti e saccenti”. Se si lasciano come sono vuol dire che si desidera essere “sgradevoli, antipatici, arroganti e saccenti” e le scuse non hanno più molto senso.

      Detto questo non ti ho trovato né sgradevole, né antipatico, né arrogante né saccente, mi lascia però perplesso il desiderio che avete di dimostrare quanto le mie date sono errate o discutibili. Pignoli.

      Elimina
    3. "Scendo un attimo dalla cattedra per farti questa nota personale delle 3:16. Iniziare un testo scritto scusandosi in anticipo se questo risulterà “sgradevole, antipatico, arrogante e saccente” non ha molto senso, dal momento che, essendo un testo scritto, si ha la possibilità di rileggerlo ed eliminare o modificare le parti “sgradevoli, antipatiche, arroganti e saccenti”. Se si lasciano come sono vuol dire che si desidera essere “sgradevoli, antipatici, arroganti e saccenti” e le scuse non hanno più molto senso.

      Detto questo non ti ho trovato né sgradevole, né antipatico, né arrogante né saccente, mi lascia però perplesso il desiderio che avete di dimostrare quanto le mie date sono errate o discutibili. Pignoli."

      Chapeau.

      Elimina
    4. Nemmeno io mi sono trovato sgradevole o saccente. Ma ringrazio per la sottolineatura non necessaria, fa sempre piacere.

      Se é per questo nemmeno io ho l'impressione che tu stia su una cattedra, dunque anche a me perplime la necessità di premettere che scendi da una cosa sulla quale non sei mai stato elevato. :)

      E adesso che abbiamo fatto ballare la scimmia a sufficienza parlando del nulla, come restiamo?

      Che la prossima volta, ti lascerò sulla cattedra e mi limiterò a scrivere "bellissima analisi, grazie signor conte"?

      Chapaeu anche all'anonimo ;-)

      Elimina
    5. più che altro mi sembra assolutamente assodato che qualsiasi data precisa sia in realtà un riferimento approssimativo. non è che nel 1492 all'improvviso si svegliano tutti e dicono, tò, che bello, oggi è finalmente arrivato il rinascimento, facciamo le pulizie di primavera.
      è inevitabile che si possano indicare un fottio di date, perché i cambiamenti sono lunghi ed hanno tempistiche diverse di luogo in luogo.

      (comunque a proposito di caffè e tabacco, mi ricordo che su lot quando ero più piccolina storcevo un sacco il naso a vedere pg che fumavano e facevano colazione così. col senno di poi in effetti è una pignoleria non necessaria.)

      Elimina
    6. "Scendo un attimo dalla cattedra per farti questa nota personale delle 3:16. Iniziare un testo scritto scusandosi in anticipo se questo risulterà “sgradevole, antipatico, arrogante e saccente” non ha molto senso, dal momento che, essendo un testo scritto, si ha la possibilità di rileggerlo ed eliminare o modificare le parti “sgradevoli, antipatiche, arroganti e saccenti”. Se si lasciano come sono vuol dire che si desidera essere “sgradevoli, antipatici, arroganti e saccenti” e le scuse non hanno più molto senso.

      Detto questo non ti ho trovato né sgradevole, né antipatico, né arrogante né saccente, mi lascia però perplesso il desiderio che avete di dimostrare quanto le mie date sono errate o discutibili. Pignoli."

      Chapeau.

      ---

      Specificando come, siccome in cattedra ce l'abbiamo messo noi, può farlo.

      Elimina
    7. Caro Marcus_Blackhaven, sia mai! Le critiche e le opinioni diverse sono quelle che fanno avanzare la scienza e la ricerca attraverso il dibattito ed una visione d’insieme tra diverse prospettive. Ogni commento kantianamente critico non solo è bene accetto, ma anche caldamente raccomandato, perché mi permette di approfondire meglio il mio pensiero, dare spiegazione delle parti più oscure e correggere eventuali errori o semplicemente modificare il risultato di una mia analisi con un’altra migliore. Vorrei anche sottolineare come non si parli mai “del nulla” o si faccia “ballare una scimmia” quando si discute (civilmente). Dal mio punto di vista infatti ogni occasione per un dibattito costruttivo è una occasione di crescita e di sviluppo della ricerca.

      Quanto allo scendere da una cattedra, e ovvio che mi riferivo al buon Erasmo da Rotterdam, che da incipit è stato messo scherzosamente ad “istruire” (e quindi un po’ in cattedra).

      Quindi, continua ad analizzare e criticare (sempre kantianamente) che fa bene a tutti, e lasciami rispondere con serenità cercando, per quanto mi è possibile, di giustificare le mie idee o approfondirle.

      Passando a musicamusa, hai capito perfettamente il concetto. Per essere il più corretti possibile si dovrebbe dire “la fine dell’antichità e l’inizio del medioevo avviene intorno al IV-V secolo d.C.” e “la fine del medioevo e l’inizio dell’era moderna avviene intorno al XV-XVI secolo d.C.”

      Elimina
    8. PS: a proposito delle differenze di adattamento. Lo trovo un approccio un po' (senza offesa) superficiale.

      Un abitante di New Delhi avrebbe difficoltà ad ambientarsi a New York? Certo. Tanto quanto un abitante di Pietra Ligure avrebbe difficoltà ad ambientarsi a Roma (soprattutto a convivere col traffico di Roma, pure se la Via Aurelia passa pure per Pietra Ligure). Le difficoltà di adattamento culturali sono una cosa: io parlo di tecnologia, di risorse.

      Non ho detto che facevano la stessa vita, ho detto che non si sarebbero trovati spaesati.

      I progressi nell'agricoltura? Finchè parliamo di agricoltura tradizionale, prendi un contadino della valle del nilo, mettilo davanti alla rotazione della semina a campi alterni... "deh, che novità! Che figata, come mai non ci ho mai pensato?!".
      Ma è una cosa che non é in grado di capire? No. E' una cosa che sa già fare e che imparara a fare in modo diverso. Non é una cosa che esula da quello che ha sempre fatto. Prova a metterlo invece di fronte a una trebbiatrice o, più in generale, all'agricoltura bioponica.

      Prendi un legionario romano o un guerriero franco. L'uno abituato a combattere con una spada corta e il classico scudo rettangolare, l'altro con scudo di legno tondo e spada lunga. Pensi che non si capirebbero? Che avrebbero problemi a combattere fra loro? O che avrebbero difficoltà a capire le tattiche da battaglia dei cavalieri teutonici, o delle compagnie di picchieri svizzeri? Tattiche diverse, organizzazioni militari diverse, ma una spada resta una spada, uno schieramento sul campo resta uno schieramento sul campo e la buona regola di formare una linea di fronte compatta resta tale sia che tu ti chiami Giulio Cesare, William The Conqueror, Oliver Cromwell, Giovanni De' Medici o Carlo Magno.
      Mettili invece di fronte all'introduzione massiccia dei fucili ad avancarica e dell'artiglieria pesante. Prova a metterli su un campo di battaglia della Guerra dei Sette Anni... Lì, sì, avranno grossi problemi di comprensione.

      Prendi un popolano di una qualsiasi epoca dalla caduta dell'impero (quale che sia la data scelta) alla metà del settecento ed alla diffusione del pensiero illuminista.
      Poco importa che l'autorità sia l'Imperatore, il Papa, il Re di Scozia, o il duca di Normandia.
      La struttura della società é strettamente piramidale, che sia su base nobiliare/feudale o su base religiosa (o entrambe le cose come nel medioevo europeo) il concetto di di mobilità sociale (che emerge con l'emergere della borghesia) è qualcosa di alieno a tutte quelle società (eccezione: Roma repubblicana).
      Il nostro popolano non avrebbe difficoltà a capire il suo posto nella società, e a inginocchiarsi, sia che sopra di lui ci sia il duca di Benevento, il prinicpe elettore del Palatinato, re Artù, un Papa di Avignone o il conte d'Orleans.
      Mettilo di fronte al "guazzabuglio moderno" (cit.) degli stati generali, o del direttorio della rivoluzione francese, invece. Auguri.

      Parlando di gioco e coerenza sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. O che, come diceva Ishtar, restano confinati ai giochi con pretesa di una stretta attinenza storica.

      Per tutti gli altri, non concordo sull'inutilità del tuo scritto. Perchè comunque sono riflessioni utili a inquadrare uno schema di fondo su cui disegnare una ambientazione. Ma, ecco, sono e resto dell'idea che non sia la presenza del caffè, del velluto o di un particolare modello di spada o le donne guerriere a dare la misura della "medievalità" del gioco o a destare dubbi sulla "coerenza".

      Elimina
    9. Mi sono un po' perso, probabilmente è colpa delle asfaltate di testo.

      Penso però che Erasmo sia nel giusto quando sostiene (se non ho capito male io) che sostanzialmente si tratta di considerare il singolo suddito medievale, rispetto ai suoi pari, come una persona assolutamente specializzata in quel che fa. Non penso si possa sostenere che fossero tutti contadini, all'epoca (basti pensare agli artigiani che dovevano comunque produrre, più o meno in gran quantità, manufatti per la guerra piuttosto che abiti ed accessori per le elite di governo).

      Se invece il discorso sta nel "eh ma alla fine il contadino dell'anno 1000 è uguale a quello dell'anno 1500", sono comunque in disaccordo.
      Voglio dire, pensate a come vedeva la natura o il vivere in comunità l'uomo dell'anno mille e paragonatelo a quello duecentesco. Paragonate il fiorire delle rocche col fenomeno dell'inurbamento. Il passaggio da nobiltà guerriera ad aristocrazia mercantile, fino alla nobiltà parassitaria del '600-'700.
      La società (e con essa gli individui) cambiano un bel po'.

      Elimina
    10. Nessuno ha detto che é uguale, Fra. Ho detto che il contadino della villa romana di campagna non avrebbe alcun problema di adattamento a mettersi dietro un aratro a mano nè dietro un aratro trainato da buoi, mentre avrebbe avuto comprensibili problemi di adattamento trovandosi davanti a una trebbiatrice.

      Che una sarta di una domus romana avrebbe imparato facilmente a cucire abiti adatti a una cortigiana del '300 usando sostanzialmente strumenti e tecniche simili, anche se con materiali differenti, mentre probabilmente sarebbe rimasta disorientata dietro a un telaio della prima industria tessile.

      Che Ben Hur non avrebbe avuto difficoltà a guidare un carro trainato da buoi longobardi, né una carrozza del '500, mentre probabilmente sarebbe andato in panico davanti a una bicicletta o davanti alla prima motrice a vapore.

      E che quindi dal punto di vista sostanziale avere un pg in una land "medievaleggiante" che indossa velluto verde mare anzichè lana di pecora o iuta color topo, che mangia patate invece che rape, che coltiva cipolle su un unico campo anzichè seminare a rotazione su quattro campi, che abita in una città a pianta concentrica anzichè a pianta ortogonale, non toglie proprio un tubo all'atmosfera medievaleggiante del gioco.

      Tutto sta a cosa vuoi rendere con la tua ambientazione e a quali aspetti vuoi dare la prevalenza.

      Elimina
  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  14. Leggendo attentamente il post in questione mi sono accorta di una cosa..Il magniloquento e dottissimo autore del suddetto articolo ha clamorosamente errato.La caduta dell'impero romano(d'occidente)risale al 476 DC (esattamente il 5 di settembre ed è proprio in questa data che gli storici fanno iniziare per convenzione l'alto medioevo)allorchè Romolo Augusto venne deposto da Odoacre.Qui ti do un consiglio,ma sono sicura che la tua è stata una svista,forse perchè sei troppo impegnato a vomitare bile su un giochetto online invece di farti una cultura e una vita

    con affetto

    F

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggendolo non così attentamente, pare.
      Erasmo ha già spiegato (almeno tre volte) nei commenti perché ha scelto tale data. Inoltre hai mancato il senso del post, così come il tono (se vuoi della bile leggiti qualcosa di mio).

      Per il resto mi unisco al tuo accorato appello: ErAsMo sfiggato!!11!1! ftti 1 vita!111!!!

      Elimina
  15. Perdonate la sgrammaticità e l'incapacità di esprimere concetti in maniera sensata: uno spruzzetto di sole costretto a farsi il bagno tutto il giorno sotto la pioggia non può dare il meglio di sé, i'm so sorry!

    COMUNQUE! Sbuco dal nulla solo per dire che questo post è stato grandioso. A parte la lacrimuccia che m'è scesa nel veder citati i placiti e nel riuscire a comprendere la lingua dell'eroico nano guerriero, però, mi accodo a Fra nella sua difesa di un criterio logico necessario nella scelta di quanta anti-storicità possa essere consentita in una land.

    Ma alla fine mi chiedevo: com'è possibile che, nel tempo, certi aspetti platealmente anti-storici (l'uso del voi, su cui mi sono battuta anch'io strenuamente invano, di stoffe fighe, stocchi e scarpe col tacco!) sono entrati nello standard di una land fantasy classica? Perché nessuno si è opposto? Non c'erano studiosi di storia medievale all'origine?

    Mi piacerebbe sapere Erasmo che ne pensa in merito.

    RispondiElimina