Posate le regali chiappe in riva al mare, Croco e Drilla credevano che il più puro relax sarebbe di lì a poco iniziato. E così, diciamocelo, è stato.
Croco si è sollazzato tra letture filosofiche (molto al di sopra della sua portata) e chiacchiere con rubicondi tedeschi nudi, Drilla ha sguazzato come una paperetta nell'acqua fino a che.. Un tarlo non si è intrufolato nella sua mente.
Sono qui oggi, dunque, per interrompere eroicamente il silenzio estivo e farvi partecipi del martellante pensiero.
Il nerd è una creatura multiforme, complessa e misteriosa sotto alcuni punti di vista.
Ma una cosa certa è che il nerd attrae come per gravitazione altri nerd.
E' il teorema su cui si regge il cosmo del gioco di ruolo virtuale, l'archetipo stesso del pbc quando si abbandona l'antro sicuro della propria stanza buia per affrontare "il mondo di fuori".
Può capitare, però, che un nerd venga in contatto anche con esemplari del mondo vero (occasioni per lo più sconvolgenti) o, peggio, che ben DUE nerd vengano in contatto con un tizio qualunque, gli incontri ravvicinati del terzo tipo sono niente a confronto.
Nella straordinaria nonchè nefasta occasione in cui i nerd sono in maggioranza rispetto alla persona ignara, cominceranno come infoiati - potete giurarci - a raccontarsi delle loro disavventure virtuali fino a che il tizio (posso assicurarvi che ha fatto di tutto per evitare la domanda) non si rivolgerà a loro chiedendo ingenuamente:
"DI CHE PARLATE?"
Eccola. La croce e delizia di ogni amante del genere, la breve sequenza di parole che può trasformarsi rapidamente in un nuovo adepto alla setta (in questo caso il nerd passerà di livello e si trasformerà in un SireNerd) o nell'ulteriore emarginazione dal mondo reale, con tanto di "Ma che sfigati".
Il problema è che nessun nerd è mai veramente pronto per questo. Gli esercizi fatti con la mamma o con gli amici più stretti, diciamocelo, non vi hanno mai portato niente di buono.
La mamma, perchè vi ama, si è limitata a un sorriso bonario che faceva trasparire la totale incomprensione, accompagnato da un veloce "Basta che non accetti ricariche sul telefonino in cambio di foto".
Gli amici non hanno capito una mazza ma si sono fatti il pg più ignorante e grezzo (con il vostro aiuto, si intende), giusto per dimostrarvi che vi sono vicini con il pensiero. Numero di accessi? 1.
C'è anche quell'esemplare di nerd che tiene nascosta la sua doppia vita: la notte è un infoiato perso, ma di giorno è il simpatico truzzetto che gioca a calcio e non si sogna neanche per scherzo di dirlo agli amici. Unico custode del suo terribile segreto (o della sua doppia identità, che fa tanto batman) solitamente è la mamma, che fa il rosario e prega San Croco perchè esorcizzi il povero pargolo malato e lo faccia guarire.
Quando ci si trova, invece, a dover spiegare ad un conoscente (o un semi-sconosciuto) cosa diamine è un gioco di ruolo by chat i problemi cominciano a sorgere. Partiamo dal presupposto, il più delle volte concreto, che l'altro non sappia nulla: è abbastanza difficile dare un senso a tutte le numerosissime ore passate dietro a uno schermo a infoiarsi così per qualcosa che per lui, sinceramente, non ha alcun senso.
Spiegazioni più gettonate:
- Un videogioco ma con scrittura;
- Tipo un libro scritto a più mani;
- Tanti personaggi che interagiscono attraverso azioni scritte;
- Muovo il mio alterego virtuale che compie avventure;
- Tutto quello che succede lo decidiamo noi e il fato (una specie di dio);
- Vivo le vicende del mio personaggio;
- Avviene tutto in chat;
- E' un gioco di interpretazione di, ad esempio, un elfo.
Ok, ve l'assicuro, dopo un'attenta analisi delle comunissime risposte di cui sopra sembriamo tutti dei pazzi scriteriati con cui, vi assicuro, il cittadino medio non vuole avere a ragione nulla a che fare.
Qual è allora il metodo perfetto per spiegare il gioco di ruolo by chat?
Come lo definireste per non sembrare idioti?
Io me ne torno alle mie vacanze, magari uso Croco come cavia e vedo come reagisce uno dei suoi nuovi amici tedeschi.