Ed ecco che Real Time arriva ad influenzare ben due post in fossa, Croco non me ne voglia.
Il titolo, però, ci sta a pennello con un argomento che mi interesserebbe trattare con voi a titolo più che altro di interrogazione: che ne pensate? Ho un'opinione mooolto precisa in merito, ma temo che non sia la più accettata nè la migliore, quindi non vedo l'ora di sapere come risponderete.
Passiamo al sodo.
Coerenza prima di tutto?
Ebbene, signori, sono pronta a vedermi catapultare addosso tutta la vostra ira se dico di no. La coerenza ha un'importanza fondamentale nel gioco di ruolo interpretativo, ma non al punto da sacrificare altre cose quali l'interazione, il buon gusto o ripercussioni nella vita reale.
Comincerò da qualche esempio, il primo dei quali è il più classico "il mio pg è introverso e sociopatico, quindi in una giocata a due la passerò a guardarti male e a limarmi le unghie". Ci sono milioni di modi di rispettare le premesse senza arrivare ad una conclusione tanto fastidiosa per la povera controparte, che si vede addurre una giustificazione come quella della coerenza di fronte a due ore di agonia.
Ancora: "sei mio prigioniero o in una posizione subordinata e fai lo sbruffone, quindi il mio pg mette in pratica la manualistica medievale sulle torture punto per punto, perchè
il mio pg non si fa mica mettere i piedi in testa". In una giocata può succedere che uno dei due pg sia in balia dell'altro, questo ci autorizza a fregarcene della fruibilità del suo gioco in ragione di un'affermazione personale che passa sotto la giustificazione di una presunta coerenza? Lo so, ciccino, che il tuo Razziatore98 è un tipo tosto che non le manda a dire, ma questo non ti consente di infilarmi una canna di bambù nell'ano mentre mi cava gli occhi, perchè questo rende il mio gioco SGRADEVOLE e quindi non un gioco. Ho perso la mia mezz'ora e tu meriti una denuncia alla postale.
Mezzanotte. Domani la sveglia mi suonerà alle sette, ma sono in chat con xxxLegolasssxxx che ha appena cominciato ad attaccarmi e non ne vuole sapere di staccare. Stiamo duellando e ogni volta che provo a giocarmi una diplomatica fuga si mette in mezzo dandomi del vigliacco e incalzando con colpi che richiedono parate complesse e quindi mi trattengono, contro il mio volere, in gioco. Ti avrò pure ucciso il gatto, caro Legolas, ma è mio sacrosanto diritto uscire da una giocata
come e quando mi pare. La necessità di uccidere a tutti i costi, a mio parere (ma mi rendo conto molto poco condiviso), non può giustificare un trascinarsi di una giocata fino ad ore improponibili in nome di una qualche coerenza. Santa pace, si vede pure nei film: "non puoi fuggire per sempre, codardo!". E siamo contenti tutti. Tanto per essere chiari: quando è capitato a me mi sono fatta uccidere all'ora in cui dovevo scappare, quando - in condizioni normali - avrei avuto piacere di vivere lo scontro ad armi pari, anche solo rimandando il tutto in prima serata.
L'ultimo punto è il più delicato e qui, purtroppo, so benissimo di essere quasi l'unica a pensarla così (Croco dovrà appoggiarmi o la fossa chiude). Quando si parla di temi sensibili dal punto di vista politico/sociale, ho come la sensazione che in nome di una qualsiasi coerenza ruolistica non sia accettabile inserire in un gioco temi quali l'omofobia, l'aborto e similia, che nella vita reale portano non poco dolore a chi è costretto, suo malgrado, a viverseli. Non sono così ottusa da non capire che anche l'omicidio o la guerra siano temi complessi (per quanto dal mio punto di vista il grande giocatore non ha bisogno di uccidere un altro pg, persino se è caotico malvagio), ma l'attualità non li mette al centro di polemiche così vivaci e logoranti quali quelle sui temi attinenti l'etica del corpo e della sessualità.
Su Lot, semplicemente, è vietato l'aborto: sei in gravidanza e ti succede qualcosa? Muori te e di conseguenza il bambino, per evitare che si vadano ad invadere sensibilità più delicate o, vedendola più cinicamente, per tutelare la gestione da qualsiasi responsabilità. A prescindere dalla mia opinione sul dibattito abortisti/antiabortisti trovo che la soluzione trovata sia accettabile, perchè personalmente ritengo necessario ripulire il gioco da componenti di cattivo gusto che potrebbero portare a situazioni veramente gravi, specialmente nei più inconsapevoli o immaturi. Insomma, il torturatore della suburra, il cavaliere maledetto mosso da un tredicenne esagitato non rischierà mai di ledere il mio diritto alla serenità imponendomi un cesareo in cui si mangia il mio feto.
Riguardo l'omofobia, c'è stato recentemente un caso di polemica (sempre su Lot, perchè lì ci si fanno le pippe migliori), in cui i puristi della razza mannara giustificavano atteggiamenti di emarginazione in gioco a causa dell'omosessualità di un conrazziale che, in quanto guardiano della natura e custode del ciclo della vita, non avrebbe dovuto avere quell'orientamento. Ci tengo a precisare che questa è una
mia opinione non condivisa da nessuno dei grandi giocatori con cui ho avuto occasione di risponderne, MA dal mio punto di vista si tratta di un tema talmente delicato ai nostri giorni da meritare un occhio di riguardo nell'interpretazione e la necessità di una delicatezza nell'affrontarlo. Sto confondendo on e off? Probabilmente sì, anzi sicuramente. Ma accanto a tanti bravissimi giocatori, non posso tollerare il ragazzino che se ne potrebbe uscire con un "frocio di merda ti ammazzo", perfettamente autorizzato dalla coerenza razziale. Che poi al giocatore del pg omosessuale venga fatto notare che per lui sarebbe meglio optare per altro tipo di gioco mi può stare anche bene, ma mettersi a "giocare", appunto, con cose così delicate mi sembra poco elegante.
Tanti esempi di gioco riscontrabili in atteggiamenti diffusi che mi portano alla conclusione che prima della coerenza, il valore fondamentale sia quello off della serenità e godibilità del gioco. La coerenza la andrò a ricercare nell'interpretazione del mio ruolo o del mio bg, ma di qui a farne un'arma per imporre ad altri situazioni sgradevoli ci passa un abisso.
Tanto per tornare al titolo un po' frivolo, il mio consiglio è: non dimenticate mai chi c'è dall'altra parte e ricordatevi che se anche lui non si diverte non avete giocato bene.
Questo, però, lo ribadisco una volta ancora, è il pensiero di Drilla. E voi che ne dite?