venerdì 23 dicembre 2011

De Principatibus VII - De' gildibus.

Le Gilde. 
Croce e delizia di ogni land. 
Ricettacolo di cliché, personaggi fatti con lo stampino e idee scopiazzate da altri lidi. 
Sì, sulle gilde ho un po' il dente avvelenato.
Siamo comunque tutti d'accordo che le gilde siano un qualcosa di imprescindibile in ogni gioco di ruolo, no?
No. Una land può benissimo campare e offrire gioco ai suoi utenti anche senza gilde, ma essendo questa una scelta piuttosto coraggiosa e poco diffusa,  non la affronterò adesso. Diamo perciò per scontato che ci sia bisogno di gilde, per convogliare giocatori e interessi e fare più un gioco "corale". 
Una gilda in primo luogo è un gruppo di giocatori che persegue lo stesso obiettivo on game e pratica lo stesso tipo di gioco a livello org (combattente/magico/criminale/ecc.) e come gruppo interagisce con le altre gilde. Tenendo presente questo concetto, appare chiara la necessità in una land neonata che il numero delle gilde sia proporzionale al numero degli utenti. Per evitare una dispersione del gioco occorre che il numero sia inizialmente basso e bilanciato per allineamento (per questioni di fair play, se ci sono due gilde positive è il caso ce ne siano altrettante negative) e, in generale, non troppo elevato anche in periodi di boom di utenza. 
La ragione è semplice: i boom non sempre durano e se l'utenza torna a calare ci si ritroverà con gilde semi-fantasma. Queste ultime sono il male. In primo luogo non permettono ai (pochi) gildati di divertirsi con un gruppo sufficientemente esteso di giocatori, inoltre danno la pessima idea al nuovo utente di land abbandonata o allo sbando.

The Guild. OT, ma volevo mostrare la mia conoscenza dello sfaccettato mondo nerd.
 
Non mi vengono alla mente esempi di land dove la canonica divisione combattente/magico non sia stata rispettata, purtroppo. Personalmente non vedo nulla di male a creare una gilda nella quale una parte combatta e l'altra casti, ma quando lo dico a qualcuno in genere mi guardano come se fossi un demente. Nonostante gli sberleffi della gente, trovo l'accorpamento di una gilda combattente e una magica con lo stesso obiettivo on game (credenti nella stessa divinità, per esempio) perfettamente percorribile per focalizzare il gioco in caso di pochi player.
Quanto alla natura delle gilde, si rischia di finire a parlare di gusti personali, perciò non è il caso di dilungarci. Cercate di essere originali, in ogni caso.
Le gilde fighe - concettualmente, in primo luogo - fanno un sacco all'occhio dell'utente.
E non mettete draghi. Io odio i draghi.
Mettete coccodrilli.

*Comunicazione di servizio*
Ricordo a tutti il Trash Contest. La mancanza fino a ora di segnalazioni mi induce a pensare che molti si siano lasciati scoraggiare dalla lunghezza del post.
La vostra pigrizia fa piangere Croco.

2 commenti:

  1. Smetterò di leggere questo blog solo perché non siete capaci di apprezzare il gioco del drago. SCIAGURA A VOI.


    p.s. io il post precedente l'ho letto tutto, sto facendo lo squalo tra le schede per trovare una descrizione veramente ma veramente ridicola..non mi presento ad un contest con qualcosa di mediocre. TSK!

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  2. Lodi lodi lodi a questo post solo per il fatto di aver metto una citazione di The Guild

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